Il piacevole colloquio con Sebastiano Calabrò inizia con una dichiarazione d’amore del calciatore granitese nei confronti del gioco del calcio: “per me il calcio è vita”, è la prima cosa che ci dice e che vuole farci sapere.
Il trequartista granitese, oltre ad essere uno dei giocatori più rappresentativi dell’ ASD Calcio Granitese in quanto in possesso di una eccellente preparazione fisica e di una tecnica superiore alla media della categoria, si può considerare il promotore della rinascita del calcio a Graniti, poichè sin dalla scorsa estate, insieme alla dirigenza ed all’allenatore Salvatore Mannino, ha cercato di riunire tutti gli appassionati di calcio granitesi nell’intento di costituire questa nuova società di calcio.
E’ un atleta serio, Sebastiano. Sempre tra i primi a scendere in campo e tra gli ultimi ad abbandonare lo stesso al termine degli allenamenti.Il suo grande attaccamento alla squadra ed al proprio paese insieme alla grinta ed alla passione che riesce a trasmettere ai compagni ne fanno uno dei più apprezzati giocatori, sicuramente un esempio per il resto della squadra.
Pur essendo ancora giovane vanta una lunga esperienza avendo militato in diverse squadre dell’hinterland jonico-etneo-alcantarino (Calatabiano, Giardini Naxos, Francavilla, Motta, Gaggi e Graniti), motivo per cui è conosciuto ed stimato sia come calciatore che, cosa più importante, come uomo. La sua militanza per diversi anni tra le fila della “storica” società di calcio granitese “A.S. Graniti” ne fanno di diritto (sportivo) una delle colonne dell’ attuale società A.S.D. Calcio Granitese.Durante la stagione in corso è sceso in campo 11 volte riuscendo a realizzare 2 reti.
BIOGRAFIA DEL GIOCATORE:
NOME: Sebastiano Calabrò
ETA’: 29
N. DI MAGLIA: 10
RUOLO: Trequartista
SQUADRA: A.S.D. Calcio Granitese
Voglio cominciare l’intervista affermando intanto che per me il calcio è vita.
1. Come nasce la tua passione per il calcio? Per le stradine del mio paese e poi crescendo ho cominciato a giocare in tutti i luoghi possibili e immaginabili, scuola, strade, campetti, ecc.
2. A quale campione t’ispiri.? Al mitico Alex Del Piero, espressione di classe, determinazione ma soprattutto correttezza.
3. La tua squadra del cuore? La Juve.
4. Perché? Mio fratello da piccolo mi ha trasmesso la passione per tali colori…adesso io dico sempre che nelle mie vene scorre sangue bianconero.
5. Quali sono i tuoi hobby? Tennis, palestra, musica, cinema.
6. In quale ruolo ti piacerebbe giocare oltre al tuo? Portiere.
7. Il momento più bello della tua carriera sportiva? Nel 1999 a Mandanici, nella gara Calcioinsieme- Graniti. Segnai al 98° il gol del 3 a 4 che permise alla mia squadra (A.S. Graniti) di fare il salto di categoria. Momento indimenticabile.
8– E’ quello negativo? Quando giocavo negli allievi del Calatabiano, sbagliai un calcio di rigore, ai rigori, nello spareggio per il primo posto. Poi nel periodo che va dal 2002 al 2005 ho avuto problemi di salute che mi hanno bloccato, impedendomi di fare quel salto di qualità che ho sempre sognato.
9– Perché hai scelto di giocare nella squadra attuale? Perché giocare per la squadra del paese dove sei nato e cresciuto non è paragonabile a nessun altra esperienza. Ti da una carica di gran lunga superiore.
10– In quale squadra hai giocato in passato? Calatabiano, Giardini Naxos, Francavilla, Motta, Gaggi e Graniti.
11– Come giudichi il campionato in cui giochi? Quest’anno è di ottimo livello, ci sono squadre che farebbero la loro ottima figura anche in seconda categoria e addirittura anche in prima. Merito sicuramente delle nuove regole che hanno permesso alle “vecchie glorie” di rimettersi in gioco.
12– La squadra favorita per la vittoria finale? Il Furci, per i punti di vantaggio che ha sulle inseguitrici, anche se io vedo bene anche il Roccalumera.
13– Quali sono i fattori determinanti per vincere un campionato o giocare ad alti livelli? Serietà e compattezza del gruppo, fattori che purtroppo quest’anno stanno venendo meno nella mia squadra, il tutto a discapito dei risultati.
14- Secondo te come deve essere una società- modello? Sempre presente in ogni occasione ed in ogni momento della stagione.
15– Come giudichi il calcio della riviera jonica? In crescita.
16– Un tuo parere sui campi di calcio del nostro comprensorio? Lasciano un po’ a desiderare
17– La classe arbitraria è all’altezza dei nostri campionati? Devo dire che ho visto delle ottime prestazioni alternate ad altre un po’ scadenti soprattutto in quei casi in cui gli arbitri hanno un atteggiamento prettamente “casalingo”, perché poi il fuorigioco o il fallo invertito sono errori che possono essere commessi da chiunque, sbagliano anche in serie A.
18– Come ti definisci? Un ragazzo serio e determinato, sul quale si può sempre contare.
19– Il tuo sogno nel cassetto? A 29 anni è inutile dire che vorrei arrivare a giocare in serie A, più semplicemente sogno una sistemazione nel campo lavorativo che mi possa consentire un giorno di formare una bella famiglia.
di “Mimmo Muscolino”