Anche nel girone C della Promozione, che schiera molte formazioni del Messinese, colpito dalla tragedia, la metà delle otto partite in calendario non si sono disputate. Non è sceso in campo il Taormina, che avrebbe dovuto ospitare l’Aci S. Antonio.
La pausa è servita sicuramente al nuovo allenatore del Taormina, Santo Giuffrida, che giovedì scorso aveva sostituito in panchina Maurizio Musumeci. Dopo le precedenti esperienze di questo tipo, maturate a Palazzolo e ad Acireale (dove, per inciso, vinse il campionato in largo anticipo), è la terza volta che capita all’esperto tecnico etneo di subentrare in corsa a suoi colleghi. «In verità – afferma Santo Giuffrida, che ha guidato per molti anni anche la Spar Calcio, l’Aci S. Antonio e la rappresentativa Regionale Juniores – il “matrimonio” con la società del presidente Zuccalà si poteva celebrare già la scorsa stagione, prima che io accettasi di allenare l’Universal Misterbianco. Poi, la cosa è sfumata ed ora eccoci qui.
Sono contento di allenare in una “piazza” importante come Taormina, sempre molto ambita. È una società che ha molto seguito ed ha intorno a sé grande entusiasmo».
La squadra? «Conosco parecchi degli elementi del Taormina, ma ho avuto poco tempo per rendermi conto delle risorse umane a mia disposizione e delle relative potenzialità».
Quali sono gli obiettivi richiesti? «Innanzitutto di crescita e la valorizzazione dei giovani per arrivare in un paio di anni all’Eccellenza. Nel campionato in corso si vorrebbero conquistare i play off, ma questo discorso sarà meglio rinviarlo alla riapertura delle liste di dicembre, quando ci si potrà rendere conto di eventuali prospettive di poter anticipare l’obiettivo».
Il campionato, che del resto conosce bene? «Credo che sia molto equilibrato con alcune squadre meglio attrezzate, quali Spar, Villafranca, Giallo Blù, Troina e Città di Acireale, ma nessuna veramente in grado di prendere la fuga, così come non sembrano esserci squadre materasso».
Domenica renderete visita alla «matricola » Inessa, ancora ferma al palo. «Sta accusando il salto di categoria, ma è una buona squadra. Dal primo approccio con i miei ragazzi ho capito che sono fortemente motivati e che hanno grande voglia di risalire la classifica. Non nascondo che sono molto fiducioso ».