Dura presa di posizione dell’associazione allenatori Sicilia: molti tecnici non rispettano le regole.

Dura presa di posizione dell’Aiac. La sezione siciliana dell’associazione italiana allenatori di calcio, punta il dito… proprio sui tecnici in  tutta l’isola ce ne sono circa 3200.
Perché stando a verifiche e controlli incrociati fatti attraverso segnalazioni varie e rendiconti alle federazioni, molti sembrerebbero aver violato l’articolo 38 del settore tecnico, ovvero quello che regolamenta il fatto che i tecnici, nel corso della stessa stagione sportiva, non possono svolgere attività per più di una società, neppure con mansioni diverse.
E a tal proposito, il presidente regionale Aiac Bino Abisso ha detto: «L’associazione invita tutti i tecnici associati e non, ad avere un comportamento consono alla loro dignità e alla professionalità che impone il loro ruolo. Coloro che non rispetteranno le regole e di conseguenza violeranno la normativa dell’articolo 38 del regolamento del settore tecnico saranno deferiti. Pertanto – ha aggiunto Abisso – si invitano tutti coloro che sono a conoscenza, abbattendo il muro dell’omertà che purtroppo vige, a segnalarli agli organi competenti, fermo restando che l’associazione italiana allenatori di calcio non è un organo di controllo ma ha, come citato dall’articolo 2 dello statuto, lo scopo di tutelare gli interessi sportivi, professionali, morali ed economici degli allenatori di calcio associati che naturalmente rispettano le regole.
E a tal proposito – la chiosa finale – si ricorda ai presidenti e i dirigenti delle società dilettantistiche, che le norme in vigore, accettate al momento dell’iscrizione al campionato di competenza, devono essere rispettate. Si invita il Comitato Regionale Sicilia, a prendere i dovuti provvedimenti nei confronti di quelle società che si avvalgono delle prestazioni di tecnici precedentemente tesserati o non aventi i titoli».
Il vicepresidente regionale Renato Marletta: «Spero che una mano venga data in tal senso anche dalle federazioni provinciali attraverso maggiori e più costanti controlli. Insomma, è sempre questione di volontà se si vogliono rispettare le regole e fare in modo che tutti le rispettano».