Protagonista tra i giovani nel week end di recupero è stato Antonino Ragusa, classe 1990, autore del secondo gol della Reggina a Pescara. Settima rete in campionato per l’attaccante amaranto, nativo di Giardini Naxos , località in provincia di Messina, dove ha mosso i primi passi prima di approdare nel mondo dei professionisti. Era dal 29 ottobre che non andava a segno il giovane Ragusa nel 3-0 della Reggina al Rigamonti contro il Brescia.
La rete di Pescara ha interrotto un digiuno che durava da diverso tempo: “Era diventato ormai un incubo, anche perché avevo sbagliato anche occasioni facili” questa una parte dell’intervista rilasciata da Antonino Ragusa sul sito ufficiale della Lega Calcio di Serie B.
Dopo un anno da protagonista in Lega Pro con la Salernitana, la chiamata in terra di Calabria e quella altrettanto prestigiosa in Under 21. Partiamo dalla Reggina : “Quando mi hanno proposto questa piazza ero felicissimo, per la storia, per la politica del credere nei giovani”.
Il passaggio dalla Lega Pro alla serie cadetta? “Più difficile della Lega Pro, nel senso che c’è maggiore velocità, qualità. L’importante è rimanere concentrati e lavorare, così come è fondamentale giocare. Il resto lo fa l’avere compagni a fianco che ti aiutano. Io ad esempio ho Bonazzoli. Per me è importante, ci capiamo e so sempre dov’è. Qui poi si crede molto nei giovani, ad esempio a Pescara, a parte Bonazzoli, Rizzato ed Emerson, eravamo tutti giovanissimi”.
Quindi l’Under 21, con esordio e assist man contro la Turchia: “La mia più grande soddisfazione, un premio alla partenza sprint in campionato”.
Quando si parla di giovani impossibile non domandare del futuro : “Se si continuano a fare prestazioni, come contro il Pescara, il tuo domani si scrive da solo. E’ importante giocare in un campionato e in una società che crede nei giovani, ancora di più è farlo in una squadra con obiettivi ambiziosi”.
