Peppe Ciatto a ruota libera: ” Il Furci può puntare benissimo ai Play-Off”.

Torna a sorridere il Furci di mister Peppe Ciatto. Certo il Girone di ritorno non è stato molto favorevole dal punto di vista dei risultati da parte della compagine furcese che pur giocando bene, vuoi la bravura degli avversari, vuoi la dea bendata che ha girato le spalle ai giallorossi furcesi, sta di fatto che il Furci piano piano è scivolato in classifica, dopo una girone di andata, soprattutto l’inizio dove ha battuto di fila le squadre favorite per la vittoria finale: Randazzo, S. Teresa.
Adesso sembra che la ruota sia girata nel verso giusto, il Furci occupa la settima posizione con 29 punti, frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte. Nelle 19 giornate di campionato ha realizzato 26 reti subendone 21, avendo in Peppe Beccaria il goleador della squadra con 12 reti. Alla ripresa del campionato dopo la sosta, inizia nel modo migliore l’ultimo  rush finale per la compagine furcese del Presidente Ciccio Pino con la vittoria per 1-0 sulla Desport Gaggi. Tre punti importanti per il futuro del Furci che proietta la compagine giallorossa in zona play-off.
Il primo gradino utile il quinto posto dista solamente due punti che sono benissimo alla portata di mano dell’undici allenato da Peppe Ciatto. In tempi non sospetti avevamo chiesto al mister furcese dove poteva arrivare la sua squadra, lui senza mezzi termini con estrema schiettezza “ siamo attrezzati per disputare benissimo i play-off, in quanto credo fortemente nella nostra forza, ma allo stesso stesso coscienti dei nostri limiti”.
Avete dimostrato nell’arco del campionato che il Furci non ha alcun remore nei confronti di nessun avversario anche quelle più blasonate? “ Senz’altro siamo una squadra che scende in campo per giocarsi la partita con tutti gli avversari, senza alcuna sudditanza, lo dimostrano le nostre vittorie con il S. Teresa Calcio e il Randazzo”.
I punti di forza della sua squadra? “ La nostra forza è il gruppo supportato da tre pedine fondamentali per il nostro gioco, tre giocatori che io ho voluto, come ogni giocatore di questa squadra: in nostro capitano Matteo Frazzica indispensabile come giocatore ma anche come uomo, Peppe Beccaria un ragazzo d’oro e Luca Galletta, anche se fa pochi gol, è utilissimo all’economia della squadra. Attenzione per evitare qualsiasi equivoco, tutti i componenti dell’organico anche chi ha disputato poche partite sono determinanti ed utili al progetto Furci.”
Il Furci ha una rosa abbastanza ampia? “ E’stata una mia scelta. Tutti sono determinanti per una squadra. Un gruppo di ragazzi che possono dire senza alcun timore amici dentro e fuori dal campo.”
In questa fase il Furci è impegnato nel raggiungimento dei Play-off, se facciamo un salto indietro ha rischiato di non essere iscritto al campionato? “ Non voglio essere presuntuoso come ho affermato ad inizio stagione noi non abbiamo avuto problemi nel formare la squadra. Ci mancava la ciliegina sulla nostra torta su cui erano puntati gli interesse di altre società”
Possiamo dire che la squadra c’era mancava il fuoriclasse? “ Non in questo senso, non mi riferisco ad un giocatore che poteva fare la differenza, ma giocatori che in un contesto di squadra fanno fare un salto qualitativo, senza modestia ci siamo riusciti”.
Secondo anno sulla panchina del Furci con quale entusiasmo ha accettato l’incarico? “ Lo scorso campionato è stato un anno di transizione sono stato chiamato a Marzo per portare alla salvezza la squadra, si parte dal presupposto che a questi livelli a parte l’aspetto tecnico-tattico lascia il tempo che trova, la cosa più importante è il gruppo, cosa fondamentale quello che ti permette di gestire alcune situazioni ed affrontare le partite non per la bravura o caratteristiche di un singolo, ma la determinazione collettiva per portare a casa la vittoria. A marzo ho accettato perché avevo voglia di calcio, per qualsiasi allenatore è difficile sedersi su una panchina in corsa, l’obiettivo era la salvezza del Furci”.
Mister possiamo affermare che Marzo è stata una scelta emotiva, Agosto una scelta riflessiva? “ Giusto. Marzo è stata una scelta emotiva dalla voglia di fare calcio, in estate riflessiva nel voler dimostrare con tutti i difetti che posso avere che Peppe Ciatto prima è un uomo che merita rispetto, secondo di essere un allenatore, terzo di essere in grado di costruire una squadra, posso dire che ad Agosto non è facile”.
Quindi mister è stata una scommessa? “ Posso affermare che è stata una grossa scommessa”.
In passato lei ha allenato in altre piazze,vincendo un campionato con il Roccalumera in Seconda Categoria, oltre ad allenare l’A.C.S. Savoca in 1 Categoria con ottimi risultati, poi la delusione del Ciumaredda? “ Nel 2004 a Roccalumera si è vinto un campionato con una squadra con un gruppo di giovani che veniva dagli Allievi. Con il Savoca abbiamo raggiunto i Play-off. Il Ciumaredda sarà sempre nel mio palmares calcistico, purtroppo nel calcio contano solo i risultati, ho dato molto dal punto di vista umano, non sei giudicato per quello che sei, ma per quello che fai”
Il Ciumaredda puntava alla vittoria del campionato? “ Quella squadra era stata fatta per vincere, non c’erano altri termini. Le aspettative si creano con un collettivo: dall’allenatore, dalla Società e giocatori, ma non abbiamo fatto i conti con il destino, nel calcio in qualsiasi categorie occorre avere un pizzico di fortuna”
Ritorniamo al Furci, secondo lei la Società è preparata per un eventuale salto in Promozione? “La Società sta lavorando benissimo, ha tanta voglia di fare e di essere sempre più competitivi, in un paese “intenditore di calcio assoluto” possono solo dire ai tifosi di avere la pazienza di seguirci perché la squadra darà tanta soddisfazione”.