Il personaggio che oggi ho il piacere di fare due chiacchere davanti ad un bel cappuccino e due cornetti, io alla crema lui, invece, senza nessuna crema in perfetta sintonia del regime alimentare che un atleta deve tenere quando fa sport, in qualsiasi categoria, dalla Serie A alla Terza Categoria (ndr poi alla fine non ha retto, ecco un bel cornetto alla marmellata)…..a parte le battute e gli scherzi, questa premessa viene fatta per indicare semplicemente che quando si fa sport, si fa con amore, con passione, ma soprattutto quando si condivide il tutto con gli amici di sempre, in un clima famigliare come è quello della giovane Società del Casalvecchio Siculo compagine al suo secondo campionato di Terza Categoria dove viaggia a gonfie vele, è tutto nella normalità.
A lui piacciono le sfide impossibili, certe volte ha vinto, altre volte si è dovuto arrendere, ma a livello umano né è uscito sempre “vincitore” perché il sorriso, la gioia di vivere, di condividere certe esperienze con gli amici che per certi versi “sono anche fratelli”, ecco che il tutto viene semplice, anche in quei momenti della vita in cui i segni rimangono per sempre, ma lui ha avuto sempre la forza di reagire, di affrontare il futuro pensando al passato con la serenità di un giocatore che mette a disposizione del gruppo tutta la sua energia sia in campo, sia in panchina, sia durante gli allenamenti settimanali.
Per lui prima viene il gruppo poi il resto…….stiamo parlando del centrocampista santateresino Emanuele Giunta, Lele per gli amici che ha sposato in toto il progetto calcistico del Casalvecchio restando in tema delle sfide da vincere. Cresciuto nelle giovanili dello Sportinsieme, come tanti suoi compagni di viaggio, ha vestito la maglia dell’Alì Terme, Ciumaredda, Antillo Val D’Agrò, Calcio Sparagonà, esperienze diverse ma importanti nella sua crescita calcistica, adesso la nuova scommessa, allora non ci resta altro che fare la prima domanda che per certi sensi potrebbe sembrare banale:
Come stai vivendo la nuova esperienza nel Casalvecchio Siculo? “La mia esperienza al Casalvecchio inizia lo scorso anno quando un paio di amici decidono di far tornare il calcio nella cittadina casalvetina, sono stato chiamato dal presidente Cicala nonché mio grandissimo amico dove non ho potuto dire di no e dopo un anno di alti e bassi come quello della passata stagione dove ho avuto modo sia di conoscere che di lavorare con tante belle persone, q uest anno siamo ripartiti con la consapevolezza delle nostre forze”.

Tu sei un giocatore particolare…. qualche stagione ai box poi decidi di riprendere le scarpette? “Hai ragione ti dico la verità sinceramente dopo la stagione 2008/2009 con l ‘Ali Terme dove abbiamo perso la finale Play Off contro l’Atletico Roccalumera , mi era passata la voglia tu sai il perché, ma poi parlando con mio fratello (ndr Francesco) quell’ anno abbiamo deciso di continuare il campionato in onore di mio padre, peccato non aver vinto….. poi purtroppo l’amore che abbiamo per questo sport non passa mai quindi basta un attimo per rimetterti gli scarpini e tornare a giocare…”
In tale senso…Sportinsieme, Ciumaredda, Antillo Val d’Agrò…. adesso Casalvecchio? “Dopo Ali Terme sono stato fermo qualche anno, fino a quando un giorno l’ amico mio Carlo Smiroldo non decide di mettere in atto la sua pazzia, iniziammo la stagione ad Antillo contro ogni aspettativa ma sicuri di avere un gruppo forte di amici e man mano che passavano le giornate il gruppo si arricchiva sempre di più è diventava sempre più solido, quella stagione è stata sicuramente la più bella per me coronata con il salto in Seconda Categoria, grazie alla vittoria nella finale play off a Graniti. Poi la stagione successiva Carlo non trova l’ accordo per continuare il cammino ad Antillo, quindi decidiamo di fare un’altra pazzia, prendere lo Sportinsieme che stava fallendo e iscriverlo al campionato di Seconda.
Anche a S. Teresa il solito gruppo di amici gli stessi che eravamo ad Antillo con qualche innesto in più, a mio avviso quell’ anno eravamo forti davvero peccato siamo partiti male è abbiamo finito in anticipo il nostro campionato per tanti motivi. Non è finita, l’ anno successivo insieme ad un paio di amici passiamo allo Sparagonà anche qui un anno di alti e bassi. Dalla stagione scorsa, invece abbiamo iniziato questa nuova avventura con il Casalvecchio”.
Nella tua indole calcistica c’è una mentalità vincente, un motivo che ti ha portato ad accettare sfide particolari? “A me piacciono le sfide , la mentalità vincente si ha quando in una squadra si crea un gruppo importante perché è quello che fa la differenza, spero di riuscirci anche con il Casalvecchio abbiamo tutte le carte in regola per farlo.”
Tornando al Casalvecchio, partito per vincere il campionato… il primo traguardo sembra a portata di mano “Campione d’Inverno”? “Sicuramente quest’anno siamo partiti con il piede giusto la società ha allestito un ottima rosa per la categoria ma ancora non abbiamo fatto niente meglio essere primi a Maggio che a Dicembre ma comunque al momento ci godiamo questo primato. Sicuramente il merito di questi risultati è del mister Moschella , a mio avviso preparatissimo oltre ad essere un bravissimo ragazzo sopratutto un amico”
Tu sei cresciuto nelle giovanili dello Sportinsieme. Cosa ti manca di quel periodo? “Quelli sono gli anni più belli , la gioventù la spensieratezza. Lo Sportinsieme per molto tempo è stato il fiore all’occhiello della riviera jonica è oltre , uno dei settori giovanili più forti di sempre spesso mi fermo con amici è ricordiamo con immenso piacere quellw annate ma comunque come tutte le cose belle volgono al termine”.
Secondo te il Casalvecchio sarà una meteora… oppure c è un progetto duraturo? “Spero che ci sarà un progetto a lungo termine anzi ne sono sicuro conoscendo le persone della società che ne fanno parte. Posso dire che la società non ci fa mancare nulla, è una società sana e con valori

Usiamo il condizionale, solo per scaramanzia….se il Casalvecchio sarà promosso in Seconda…a chi dechiderai la vittoria? “Tutte le vittorie sia nella vita che in campo le dedico ai miei genitori speriamo di riuscire a dedicare anche questa”.
Per finire il classico giochino, sulla torre ci son tre personaggi. Cosimo cicala, Orazio Vittorio e Paolo Spadaro chi butteresti dalla torre…la motivazione? “Una domanda troppo difficile ho un legame forte con ognuno dei tre purtroppo per stavolta non buttiamo nessuno”.
di “Mimmo Muscolino”