B/1 – Trasferta per la Finchiara S. Teresa in quel di Givova Scafati.

Guardandola ora, la grande baruffa della serie b1 femminile fipav, limitata al girone D, comincia a far vedere delineati alcuni capisaldi. Sono diventate tre le velocità a cui va il gineceo della pallavolo di terza serie nazionale.
Chi comincia ad accarezzare l’idea della promozione in a2 o almeno giocarsi il playoff, è nel gruppone di testa che va da Nissan Maglie a Cutrofiano, squadra di testa. A cinque punti si trovano Scafati, reduce da un secco tre a zero giusto con la capolista, Santa Teresa e Cerignola, e quindi ad altri cinque punti di distanza, il girone dantesco delle pericolanti, che va da Luvo Barattoli,  battuto da Finchiara sabato scorso, fino a Planet 92 Strano – Catania Pedara, sfortunato punching ball del girone, ancora al palo a zero punti. Di quel piccolo “mondo di mezzo”, che vede ancora 10 gare, e trenta punti potenziali da prendere (o perdere), due su tre si scontrano: Scafati e S.Teresa,ll ritorno di quella gara che forse fece timidamente prendere coscienza di se stessa alla (ancora) crudarella squadra jonica in un emozionante scontro al PalaBucalo finito al tiebreak. Oggi però il cerchio(ne) magico sorto attorno a Patron Seb Leo si sposta a Salerno e tanta acqua è passata sotto i ponti.
Ambedue le squadre valgono 20-21 punti e si tratta, numericamente parlando, di un bel derby. Il roster santateresino, completato con Raquel e Marlene Asunsao è finalmente sembrato in crescita e capace di convincere con un bel volley sperimentato sia nella baldanzosa gara di Cutrofiano persa, che contro Luvo e Acqua & Sapone Roma: sei set in tutto vinti, nessuno perso, con le tigrotte finchiarine hanno fatto vedere cuore e determinazione leonine, difese arcigne, contrattacchi letali, tutto gestito dalla regia di una Giulia Mordecchi a volte semplicemente perfetta.
Il lavoro fatto da Coach Jimenez è evidentissimo che è la cifra di questa squadra e di questo girone: scientifico nel costruire con una dovizia di particolari maniacale ogni possibile scenario della partita in divenire. Lo vediamo negli allenamenti simulare di essere una particolare atleta avversaria, che lui conosce a menadito per ore passate sui video di gara, calarsi nelle sue caratteristiche…dar palloni su palloni al roster-tipo e costruire tutte le possibili contromosse agli attacchi tipici, o servizi, o pallonetti.
Delegare questa esercitazione ai secondi, Staiti & Prestipino, mettere in “freeze” l’azione … e commentare imprevisti e probabilità….Ma non è il Monopoly…è il volley targato Jimenez, che è diventato una risorsa impagabile approdata in riva allo Jonio, con la speranza che ci rimanga parecchio a lungo. Di sicuro c’è che la quota salvezza, che dovrebbe attestarsi attorno ai 30-32 punti, più o meno…. non sembra assolutamente più fuori portata, ma raggiungibile solo se ogni gara rimanente sarà sentita come una finale, o come “la gara della vita”.
Pippo Staiti Second Coach Finchiara: “Sicuramente c’è sempre piu entusiasmo visto le prestazioni e i risultati delle ultime gare. Sappiamo che è una partita importante per il nostro obiettivo finale e abbiamo gli stimoli giusti per affrontarla al meglio; detto ciò Scafati è una buona squadra e oltre l’entusiasmo sarà necessaria la giusta concentrazione per mettere in pratica quello che si è provato in settimana  e la cattiveria  che ci ha contraddistinto nelle ultime due partite in casa”.
Benny Marcone, banda Finchiara: “Andiamo a Scafati carichi per cercare di continuare la striscia positiva che abbiamo avuto nelle ultime due gare. Non sarà facile perché Scafati è una buona squadra con giocatori di esperienza (come Dora Sollo) che ci daranno sicuramente filo da torcere . Ce la metteremo tutta per cercare di essere determinate anche al di fuori del Palabucalo e macinare punti per allontanarci dalla zona rossa, un passo per volta.”