In casa del Città di Taormina si sta vivendo un momento di riflessione, archiviata la stagione calcistica appena conclusa, terzo posto finale (dietro le due corazzate Nuova Igea e Siracusa Calcio) e disputa della finale play-off persa (4-0) con il Siracusa, si guarda al futuro che al momento è pieno di enigma.

Ci sono diversi rebus che la Società deve prima capire per poter programmare la prossima stagione, in primis la nota dolente del “Valerio Bacigalupo”, infatti il tema “stadio” sarà determinante per delineare il destino del Città di Taormina, anche perché è intenzione dei dirigenti di allestire una “squadra” che punti alla Serie D. “La nostra intenzioni sarebbe di puntare alla Serie D – ha dichiarato alla Gazzetta del Sud il Direttore Generale Giovanni Cardullo – ma dovremo fare valutazioni serie sulle possibilità di arrivarci, fare un campionato solo per il gusto di partecipare non è nei nostri programmi”

L’agibilità del Valerio Bacigalupo sarà determinante per il futuro calcistico del Città di Taormina “la situazione dello stadio è da valutare, senza il quale non possiamo fare nessuna programmazione. Sappiamo che c’è il finanziamento, ma non ci risulta esserci un bando né un piano con i tempi dei lavori che non dovrebbero essere inferiori a tre mesi – afferma Giovanni Cardullo – in questo caso dovremmo trovare un altro campo in cui allenarci e disputare la prima parte del prossimo campionato”.

Queste le preoccupazioni della proprietà del Città di Taormina, nonostante che qualche settimana fa  il Sindaco Mario Bolognari ha ufficializzato che lo Stadio Comunale Valerio Bacigalupo ha ottenuto le risorse necessarie per il “rifacimento del manto in erba, l’efficientamento energetico e la riqualificazione degli impianti”.

Il progetto esecutivo, del valore di 824 mila euro, secondo quanto comunicato dai vertici di Palazzo dei Giurati, 751 mila euro saranno finanziati dal Pnrr.