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Il derby Monforte-Spadaforese mette contro i fratelli Miceli in una gara che vale una stagione.

Derby “crudele”. Derby spietato. Derby a eliminazione diretta. È iniziato il count-down per la partita dell’anno. 90′ che valgono i sacrifici di una stagione. Va in scena domenica Monforte-Spadaforese, ovvero, fratelli contro. Il successo della capolista Monforte (58 punti) eliminerebbe i “cugini” dai playoff. Il successo o, anche il pari, della Spadaforese (quarta con 46 punti e +1 su Taormina e Città di Acireale) ridurrebbe al minimo le speranze di salto in Eccellenza di Pino e soci. Insomma, sarà una sfida avvincente e tutta da gustare.
Felice Miceli, allenatore del Monforte (ed ex di Pro Mende e Torregrotta) ha guidato la Spadaforese per ben sei anni e domenica se la ritroverà di fronte. Con quali sensazioni?
«Un po’ strane. Dico la verità: temo la mia ex squadra e abbiamo un po’ di paura. Per noi è un match fondamentale. Purtroppo, abbiamo un solo risultato a disposizione, non possiamo sbagliare e abbiamo tanta pressione addosso. La Spadaforese va rispettata, perché, è una delle migliori squadre in assoluto del girone. Però in campo domenica i miei ragazzi metteranno tutto. Cuore, anima, muscoli, perché dobbiamo vincere e completare un capolavoro che sa tanto di impresa miracolosa».
– L’elemento che è stato determinante per il Monforte?
«L’attaccante Pino. Giocatore fortissimo e di altre categorie, ragazzo serio e umile. Con lui abbiamo compiuto il salto di qualità, ma, tutti gli altri hanno fatto la loro parte».
– Sarà un derby impietoso. Lei non ha mai perso contro suo fratello Nino.
«Sì, lo scorso anno allenavo la Roccese e ho battuto la Spadaforese sia all’andata che al ritorno, condannandola ai playout contro il Gravina. In questa stagione, pareggiammo 0-0 all’andata, ma domenica per il Monforte è la partita della vita e dobbiamo vincere. Dispiace per mio fratello. Loro aspirano ai playoff, ma, noi in casa siamo un rullo compressore. Il mio desiderio? Che sia un derby bello, corretto e che alla fine vinca, ovviamente, il Monforte».
Nino Miceli, presidente della Spadaforese da 14 anni, brillante e apprezzato dirigente sportivo in campo regionale, non ha dubbi: «Loro non hanno alternative ed hanno un solo risultato a disposizione. Debbono vincere tutte le rimanenti tre gare. Un eventuale passo falso precluderebbe loro la promozione. A noi domenica un pari ci starebbe bene e avremmo, in tal caso, ottime possibilità di approdare ai playoff. Ovviamente, è una gara difficile, ma, non lasceremo nulla d’intentato per vincerla».
– Il suo rammarico di questa stagione?
«I troppi punti persi in casa, ben 18, mentre in trasferta abbiamo avuto un rendimento eccezionale. Abbiamo sciorinato sempre calcio ad alto livello e avremmo meritato anche di più dell’attuale quarto posto. Inoltre, la fortuna ci ha voltato le spalle, perchè abbiamo perso strada facendo Caragliano, Giglio, Saffiotti e, nel suo momento migliore, Fabio Scibilia per tre mesi è rimasto fermo per infortunio. Inoltre, da due anni giochiamo a Villafranca le gare interne e tutti sanno quant’era importante per noi giocare al “Farsaci” e avere l’apporto dei nostri tifosi».
– Sino ad ora non ha mai battuto suo fratello.?
«È così. Ma, prima o poi, succederà. Statene certi».
E Nino Miceli si augura che la prima volta che riuscirà ad avere la meglio su Felice sia vicina. Molto “vicina”.

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