Intervista al Presidente degli arbitri siciliani al fischio d’inizio: Giuseppe Raciti. “…il campionato da vincere è la violenza…..”
Domenica con l’esordio delle gare di Coppa Italia, scendono in campo le formazioni del campionato di Eccellenza e Promozione, prende il via in maniera ufficiale la nuova stagione sportiva 2014-15.
Dopo quattro mesi si ritorna sui campi di calcio, da diverse settimane le varie squadre sono già al lavoro per preparare al meglio il proprio campionato. Tornei che si prospettano altamente tecnici rispetto al passato, c’è molta attesa da parte degli addetti ai lavori, soprattutto dei tifosi. Tutti non vedono l’ora di iniziare, domenica c’è il fischio d’inizio, undici giocatori da una parte ed undici dall’altra parte, gli occhi sono puntati su propri beniamini, ma in campo c’è un personaggio che cerca di far rispettare le regole del calcio: ovvero l’arbitro.
Si parla sempre di giocatori, allenatori, dirigenti in tutte le salse, ma dell’arbitro si parla poco, eppure anche il mondo arbitrale scenderà in campo ogni domenica: in Sicilia un esercito di quasi 1.500.00 arbitri da metà luglio sono in ritiro per prepararsi psicologicamente, atleticamente e tecnicamente alla nuova stagione. Il tutto sotto la regia del Comitato Regionale una struttura organizzativa di 535 unità tra arbitri, Assistenti Arbitrali, Osservatori Arbitrali di Calcio a 5 e 11, coordinati dal direttivo composto da 11 componenti guidati dal Presidente Giuseppe Raciti.
Alla vigilia del fischio d’inizio abbiamo incontrato il numero uno degli arbitri siciliani nelle sue ultime ore di vacanza nel suo paese d’origine, ovvero Furci Siculo in Provincia di Messina. Una chiacchierata a 360° su tutto quello che riguarda il pianeta arbitri, dalla preparazione, alla passione di un giovane che sogna di diventare il Lo Bello o Lanese di turno. Certe volte questo sogno viene spezzato subito: certi episodi sui campi di calcio che purtroppo nella nostra isola sono all’ordine del giorno fa cambiare idea.
Proprio quando si parla di questo “la violenza in campo” ecco che il sorridente Giuseppe Raciti con la sua maglietta bianca con lo stemma del Comitato Regionale Arbitri Sicilia, cambia la sua espressione: “ purtroppo è una piaga che non fa onore alla Sicilia – esordisce il Presidente Raciti – siamo in testa a livello nazionale in questa assurda classifica, i vari campionati sono ormai alle porte, il nostro compito con l’aiuto di tutti è quello di vincere la violenza, dobbiamo debellare questo male che fa male a tutti, da soli possiamo fare ben poco”.
C’è qualche medicina al riguardo? In questi anni le varie iniziative non hanno portato alcun benificio, forse è arrivato il momento di agire in maniera radicale e drastico”.
Facciamo ritornare il sorriso al Presidente Giuseppe Raciti quando gli chiediamo di parlarci dei suoi ragazzi, i suoi occhi si illuminano “ abbiamo un organico dall’età media di 23 anni, “mi reputo insieme ai miei collaboratori l’allenatore di questi ragazzi, diciamo che l’inizio di un campionato per noi è come andare a scuola, siamo già a lavoro da metà luglio, per caricare le batterie, la ricerca di nuovi stimoli per rendere al massimo, interessi che vanno di pari passo con i sacrifici e umiltà, perché fare la professione di arbitro significa anche rinunciare a qualche privilegio, solo cosi si possono ottenere importanti risultati”.
Presidente guardando i due Gironi di Eccellenza, per non parlare di quelli di Promozione, sulla carta sembrano campionati rispetto al passato di un certo spessore tecnico, secondo lei la classe arbitrale siciliana sarà all’altezza? “ I ragazzi consci della caricatura dei prossimi campionati si stanno preparando adeguatamente, le posso anticipare che abbiamo previsto vari stage nel corso del campionato per verificare la tenuta atletica e tecnica attraverso esercitazioni che saranno fatti sul terreno di gioco, naturalmente saranno proiettati anche dei filmati sugli episodi della domenica. Il nostro ruolo è anche psicologico, capire il momento particolare di un arbitro, aiutarlo a superare il momento negativo, quindi tutti dobbiamo essere parte attiva dell’intero movimento”.
Lei parla di stage durante il campionato, quante sedute sono previste oltre la location del pre-campionato? “iniziamo già con il primo raduno regionale Sabato 30 e Domenica 31 Agosto a Siracusa. Il secondo raduno è in programma dal 4 al 7 Settembre ad Agrigento dove saranno presenti tutti i 170 assistenti arbitrali oltre ai 32 dell’Eccellenza e 55 di Promozione. Terzo appuntamento il 12-13 Settembre per la 1^ Categoria a Ragusa. Sono previsti altri raduni durante la stagione, in tutto 5 appuntamenti che si svolgeranno a Caltanissetta.”
In apertura della nostra chiacchierata ci ha detto che l’età media degli arbitri siciliani è di 23 anni, secondo lei in questa leva intravede un futuro Lo Bello o Collina? “ Tutti noi c’è lo auguriamo. Dalle varie sezioni ci propongono giovani arbitri su cui noi puntiamo molto nella loro crescita professionale, in questa stagione ben nove arbitri sono stati promossi nella Categoria Nazionale”.
La maturazione di un arbitro avviene gradualmente oppure servono diversi anni di gare? “ L’aspetto più confortante per gli arbitri è quello che riescono a maturare da una stagione all’altra, a volte questo cambio di maturità abbinata all’esperienza può avvenire anche durante la stessa stagione”.
Presidente a poche ore dal fischio d’inizio cosa chiede alle Società, dirigenti, allenatori e giocatori perché il tutto vada nel senso della sportività? “ Occorre la collaborazione di tutti. Dovete considerare un arbitro come un vostro giocatore, deve essere aiutato attraverso la vostra collaborazione, non ci sono altre medicine. I giocatori devono aiutare gli arbitri ed accettare le decisioni che valgono per tutti”.
Presidente grazie della sua disponibilità……alla prossima.