La Commissione Disciplinare: “boccia” il reclamo del Pompei riguardante la gara con lo Sportinsieme.
La Commissione Disciplinare Territoriale ha respinto l’appello presentato dalla Polisportiva Pompei in merito alla squalifica di tre giornate inflitte dal Giudice Sportivo della Lega Sicula ai giocatori peloritani (ben sette) riguardo la gara del 26 Gennaio scorso sospesa per rissa al 65’ sul punteggio di 1-0 in favore dello Sportinsieme, valevole per il campionato di Seconda Categoria.
I giocatori in questione sono Giacomo Alibrandi, Giovanni Belfiore, Ivan De Salvo, Francesco Ferrara, Giovanni Foti, Santi Molonia e Alessandrdo Tuttobene.
La tesi sostenuta dalla Società del Pompei “ chiede in via principale l’annullamento delle sanzioni irrogate, non avendo i calciatori elencati partecipato alla rissa e in subordine varie riduzioni e la completa assoluzione per i calciatori Belfiore, Tuttobene, Foti e Molonia. Inoltre a sostegno – come si legge nel comunicato – la società appellante produce filmato, che definisce come “parte integrante e importante per la verità” e alcune foto tratte dal filmato stesso.
La prova del video e delle foto, non sono state prese in considerazione dalla Commissione che tiene conto di quanto riportato dall’arbitro nel suo referto: “si evince, con altrettanta chiarezza, che i calciatori raggiunti da provvedimento disciplinare sono stati tutti ben individuati quali partecipanti alla rissa collettiva protrattasi per circa un minuto e che determinava la sospensione della gara, senza che l’arbitro avesse adottato nei loro confronti specifici provvedimenti di ammonizione, espulsione o allontanamento.
Risultato? la non ammissibilità della c.d. prova televisiva………le sanzioni irrogate, alla stregua di quanto riferito e descritto in referto dal direttore di gara (partecipazione alla rissa) appaiono eque e ben commisurate, non ravvisandosi motivi specifici che possano indurre all’annullamento ovvero alla riduzione di sanzioni per specifiche posizioni.
In conclusione respinto l’Appello del Pompei che deve adesso pagare la tassa di reclamo di 130,00 euro.