L’Acireale al secondo posto dopo l’arrivo del tecnico Bellinvia: 4 vittorie e 2 pari.
ACIREALE – La vittoria dell’Acireale sul modesto Aci S.Antonio ha ridotto le distanze con la vetta della classifica e, al tempo stesso, ha permesso ai granata di attuare il sorpasso sul Ragusa. Una domenica importante quindi per gli acesi i quali, se da un lato non hanno espresso il miglior calcio della stagione, dall’altro hanno, in maniera seria, riaperto le sorti di questo torneo. Il ritorno dell’Acireale così non può che far paura alle contendenti per la promozione che temono il blasone che porta con sé una grossa piazza come quella acese. Chi si gode questo momento è il tecnico Bellinvia con il quale i granata ,dal suo avvento, non hanno mai perso in campionato, collezionando quattro vittorie e due pareggi. Bellinvia ci tiene intanto a fare un’analisi riguardo a qualche critica piovuta domenica scorsa sulla propria squadra in merito al gioco espresso. «La gente deve capire – ha esordito il tecnico granata – che in questi campionati non è facile attuare il bel gioco. Sono tornei dove si deve badare al sodo, ovvero conquistare i punti necessari per raggiungere gli obiettivi programmati. E’ importante avere gente con tanta fame, in grado di giocare con determinazione, mettere il cuore oltre l’ostacolo per acquisire i tre punti con ogni mezzo, anche con un’autorete come accaduto contro l’Aci S. Antonio». E’ vero però che l’Acireale vista contro i santantonesi è apparsa, soprattutto nella seconda parte di gara, un pò leziosa. «Capisco che contro gli uomini di Donzuso – spiega Bellinvia – non abbiamo giocato la nostra migliore prestazione, però vorrei dire che è stata una gara particolare intanto per il clima avverso che ha condizionato non poco tutti i giocatori, poi ricordo che tra le mie fila mancavano elementi importanti come Delle Vedove, Lunetto, in panchina ma solo per far numero, Amico, Privitera, Treccarichi, Rametta e Mastronardi. Inoltre non è per guardare in casa d’altri, ma sinceramente non vedo altre squadre che stanno giocando un calcio migliore del nostro. Il Milazzo per esempio nelle due gare di Coppa contro di noi ha raggiunto la qualificazione con mezzo tiro, di contro noi non l’abbiamo fatta franca sbagliando tra l’altro un rigore e segnando con Mastronardi un gol bellissimo ma ingiustamente annullatoci». «Penso che la squadra – ha proseguito Bellinvia – dal mio avvento abbia acquisito una maggiore consapevolezza dei propri mezzi. A Ragusa per esempio abbiamo disputato una bellissima gara, se avessimo difeso in altra maniera il vantaggio, magari con qualche palla in tribuna negli ultimi minuti oggi parleremmo di un altro distacco dal vertice. La nostra filosofia di gioco però è sempre quella di giocare, questo va rimarcato». Analizzando il calendario, Bellinvia ne traccia le fasi salienti: “E’ importante mantenere il distacco immutato in queste prossime due giornate dove il Milazzo, nostra principale avversaria per la promozione, gioca due partite facili in casa mentre noi ne avremo due fuori contro Orlandina e Grammichele. Dopo di che il campionato sarà più a favore nostro considerato tra l’altro che disputeremo tre partite consecutive in casa e poi, alla penultima giornata, lo scontro diretto col Milazzo al Tupparello».