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La Spar vive un momento magico: ” Turi Scuto: per noi il calcio è: divertimento, passatempo dopolavoristico”.

Lo stop forzato della capolista Belpasso (per il maltempo rinviata la contro la Spadaforese), ha consentito alla Spar Calcio, vittoriosa per 3-0 sul Città di Acireale, di accorciare le distanze ad una sola lunghezza dal vertice del girone C della Promozione. Del successo della Spar Calcio ne parliamo con il vice presidente della società Turi Scuto, tra l’altro componente, in qualità di difensore esterno, dell’organico della squadra messa a disposizione del bravo allenatore Giuseppe Sciuto e a livello giovanile anche un buon velocista nelle gare di atletica. «In effetti – ammette Turi Scuto, con la solita naturale modestia, semplicità e schiettezza – stiamo andando molto bene. Non c’è dubbio che siamo soddisfatti del nostro ruolino di marcia, ma, ci teniamo a ribadire che il nostro obiettivo rimane quello di sempre». Ovvero? «Divertirci, stare bene insieme e considerare il gioco del calcio, gli allenamenti e le partite alla stregua di un vero passatempo dopolavoristico, senza pensare minimamente ai risultati positivi come traguardo da raggiungere a tutti i costi». Intanto, però, state “rischiando” seriamente di vincere il campionato. «Noi siamo convinti che, alla lunga, questo campionato lo vincerà il Belpasso perché dispone di una bella squadra, bene organizzata e soprattutto mentalmente proiettata verso l’obiettivo prefissato». E se la situazione si dovesse ribaltare? «E’ chiaro che non ci tireremmo indietro, ma anche in Eccellenza, eventualmente, saremmo sempre gli stessi 23 colleghi di lavoro, pronti a scendere in campo con lo stesso scopo di sempre, senza, cioè, inserire in squadra elementi al di fuori della nostra azienda». E il problema degli juniores come lo affrontereste? «Non dimentichiamo una cosa molto importante e cioè che, per volere di mia madre, Rita Spina, presidente della Spar Calcio, la nostra società dispone di uno dei più fiorenti settori giovanili della provincia di Catania. Anzi, sotto questo aspetto, mi piace sottolineare, tra gli altri, la crescita di due elementi davvero in gamba, di cui si sentirà parlare sicuramente, e mi riferisco ad Alfiuccio Monaco e a Giuseppe Viglianisi, entrambi del ’90». Se c’è la concreta possibilità di risalire in Eccellenza, qual è il motivo per cui ci avete rinunciato qualche anno fa per iscrivervi alla Prima Categoria? «Perché ci eravamo accorti che i nostri allenatori non erano più in linea con la nostra filosofia e che di conseguenza in squadra trovavano posto soltanto pochissimi dipendenti della nostra azienda. Ora il discorso è diverso. Infatti, in ogni caso, si continuerà a giocare in qualsiasi categoria allo scopo di stare tutti insieme e a divertirci, a prescindere dai risultati».

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