Francesco Campione, un veterano con l’energia di un ragazzino: “…questo credo sia l’ultimo…”
Classe ’86, una vita spesa sui campi di calcio, nonostante le tante primavere sulle spalle, ha ancora nel suo corpo tanta voglia e energia come un ragazzino. Come afferma la sua Società: “Il fisico regge, la mente pure: quindi è più che pronto all’ ennesima sfida”. La prossima stagione sarà ancora in campo, sarà il suo 16simo campionato con la maglia della squadra del suo paese.
La domanda sorge spontanea, sarà l’ultimo? “Ogni anno è sempre l’ultimo e poi lo rivedi sempre” come afferma l’amico Vincenzo Dilettoso. Eppure nel corso della nostra intervista abbiamo posto tale domanda al 37enne difensore giardinese, la risposta? “…questo credo sia l’ultimo…”.
Sarà così, per il classe ’86 che oltre la maglia del Giardini Naxos, ha indossato la casacca dello Sporting Club Giardini e Trappitello, nella prossima stagione 2023-24 “si mette ancora una volta in gioco per dare il suo contributo, punto di riferimento importante per il mister e per lo spogliatoio” stiamo parlando del difensore Francesco per gli amici “Ciccio” Campione, una carriera con un timbro particolare “indossare” per 16 anni la maglia della squadra del suo paese.
Francesco Campione questo ti fa onore? “Indossare la maglia del Giardini per 16 anni è una cosa che mi gratifica molto anche se ti dico con molta sincerità che neanche lo sapevo perchè ogni anno mi sento come se fosse il primo e forse il segreto è proprio questo”
Nel calcio di oggi non esistono più le “bandiere”? “Nel calcio odierno è molto difficile trovare delle bandiere anche perché molti di questi ragazzi alla prima difficoltà ambientale o magari con il mister tendono subito a mollare tutto e andare altrove o smettere di giocare”
16 anni nel calcio, cosa ti viene in mente di questi lunghi anni di carriera? “Pensando a tutti questi anni mi viene in mente quanto sia cambiato tanto il calcio a partire dai metodi di allenamento per finire con il modo diverso di approccio a questo mondo da parte dei giovani”
Il Giardini Naxos cosa rappresenta per il giocatore Francesco Campione? “Il Giardini per me rappresenta casa”
16 campionati a Giardini, con tanti allenatori diversi, cosa ti è rimasto nei tuoi ricordi? “Guarda gli allenatori sono stati davvero tanti ma ognuno di loro mi ha lasciato un insegnamento. Ho iniziato a 6 anni circa con Melo D’angelo, Saro Cannata, Roberto Merlino, Omar Montalto, Francesco Brunetto, Rosario Patti, Salvatore Puglisi, Vittorio Schifilliti, Giuseppe Santoro e sicuramente qualcuno non lo ricordo colpa ormai della vecchiaia”
Parlando di ricordi, non posso non chiederti cosa è stato per te e per Giardini calcistica la figura del Presidente Gaetano Brunetto? “Per noi tutti Il PRESIDENTE è stato una figura di riferimento. Io personalmente oltre al rapporto calcistico ero legato anche da un sentimento di affetto e amicizia e grande rispetto. Permettermi di dire che ha lasciato un grande vuoto nel calcio giardinese”.
Cresciuto nel Giardini, poi una parentesi con il Trappitello, non hai mai pensato di fare altre esperienze? “No, non ho mai pensato di fare altre esperienze perché mi sono sempre trovato bene qui”
Una piazza come Giardini meriterebbe campionati diversi, invece non è così…! “Sicuramente Giardini merita altro…la cosa positiva è che credo che si stanno gettando le basi per un buon progetto”
In 16 anni hai avuto diversi compagni di squadra chi ti ha colpito di più, ma soprattutto che ricordi ti hanno lasciato? “Guarda fare un singolo nome sarebbe irrispettoso però la cosa più bella che mi è rimasta è il rapporto di amicizia con tutti loro, poi certamente con Giovanni Taormina, giochiamo insieme da 16 anni ne abbiamo viste davvero tante. Vorrei aggiungere un pensiero al mio amico e compagno di squadra Giovanni Taormina che l’anno scorso si è dovuto fermare per un infortunio al ginocchio e quest’anno lo aspettiamo presto in gruppo, per lui sarà la 17esima stagione a Giardini”
Parliamo della stagione prossima ad iniziare gli obiettivi da raggiungere, anche se ancora non si conosce il campionato di appartenenza? “Credo che la società abbia costruito una buona squadra guidata da un bravissimo mister per cui credo che ci siano i presupposti per fare bene”
Ciccio Campione che sogno ha nel cassetto? “Il mio sogno nel cassetto è quello di vedere a Giardini ristrutturato il campo per far avvicinare più bambini al mondo del calcio e il mio è un appello alle istituzioni perché a volte credo che si sottovaluti il ruolo sociale dello sport e credo sia arrivato il momento di adeguarsi ai tempi”
Ormai sei nel pieno della maturazione calcistica, dando uno sguardo all’indietro, un difetto e un pregio del giocatore Francesco Campione? “Parlando dei pregi sicuramente la serietà nell’affrontare ogni stagione anche quelle più difficili. Un difetto non saprei magari devi chiedere ai miei compagni che ti faranno una lunga lista”
Hai pensato negli ultimi anni di “appendere le scarpette al chiodo“? “Si certo che ci ho pensato soprattutto quando sono diventato papà, questo credo sia l’ultimo”
Nel futuro ti vedi nelle vesti di allenatore? “Onestamente ancora non ci ho pensato forse perché la mia mente ragiona ancora da calciatore”
Una carriera con momenti di soddisfazioni, ma anche di delusioni, quale periodo vorresti cancellare dalla tua mente? “Cancellare no! però ancora mi brucia la sconfitta che facemmo durante i play off in un derby tra Giardini e Taormina (non ricordo l’anno), però ricordo il particolare che in quell’anno l’unica partita che perdemmo in casa fu proprio quella dei play off.
Francesco ti vorrei chiedere tante cose…per esempio qualche ringraziamento in particolare? “Vorrei ringraziare tutti i mie compagni e gli allenatori che in questi anni mi hanno permesso di potermi divertire facendo una delle cose che più mi piace fare. Vorrei spendere una parola per il mio ex mister Rosario Patti a cui auguro il meglio per il futuro perché credo che ha la stoffa per essere un grande mister”
di “Mimmo Muscolino”