Terremoto in casa Giarre. Dopo il clamoroso ribaltone subìto dai gialloblu in casa contro il Santa Venerina nella sfida di andata di Coppa Italia finita 3-4 per i rossazzurri, il tecnico Marcello Manca, reo di palesare, in materia di interpretazione delle gare, delle vedute differenti rispetto a quelle della società , è stato sollevato dall’incarico di allenatore della formazione jonica. Pertanto l’esperto allenatore Seby Catania è stato richiamato a furor di popolo, affinchè tornasse sulla panchina del Giarre.
Il timoniere in questione non ha esitato ad accettare una proposta partorita senza indugi dal sodalizio giarrese. Il recentissimo passato oltretutto parlava in suo favore. L’ex allenatore del Modica è stato infatti traghettatore della squadra gialloblu nel rush finale dello scorso campionato di Prima Categoria ed artefice del suo balzo in Promozione dopo la parentesi per lunghi tratti positiva, ascrivibile al tecnico Saverio Rapisarda.
La sensazione in città era infatti che il rapporto tra il club di via Olimpia e l’allenatore ex Leonzio, Palazzolo, Sancataldese, Leonfortese ed Avola, si fosse interrotto troppo in fretta. Pertanto agli occhi dei tifosi gialloblu, il rientro di Catania è apparso quasi un atto dovuto a fronte della bontà del lavoro da lui svolto nell’ultimo segmento della stagione scorsa.
Mister, ti aspettavi di tornare a Giarre? Hai avuto la sensazione di aver lasciato qualcosa in sospeso con Giarre ed il Giarre dopo il salto in Promozione? “Seppur breve, quel periodo mi ha riservato emozioni forti. Speravo ovviamente di continuare da subito quanto iniziato. Al netto dell’amicizia assoluta con la società, si era però capito che in quel momento le idee fossero diverse. Tuttavia strada facendo le cose sono cambiate. Pertanto rincontrarsi è stato un qualcosa che è scattato in automatico. Ovviamente dispiace tanto per mister Marcello Manca che è anche un mio amico”.
Come hai trovato la squadra dopo l’inopinata sconfitta di Coppa, poi tradottasi in eliminazione per via della presenza in campo di un giocatore gialloblu squalificato? “Non è mia abitudine giudicare il lavoro degli altri. Comunque ho trovato una squadra ben allenata e che quindi sta bene fisicamente. Pertanto non posso non dare merito a chi mi ha preceduto, ovvero a mister Manca, per come ha preparato il gruppo. Mi è stata di fatto consegnata una squadra predisposta al lavoro. Si vede che in questo mese hanno sgobbato tanto e anche bene. Relativamente a quanto accaduto nella partita di Coppa Italia, ritengo che i cali di concentrazione possano capitare a qualsiasi squadra. La finale di Champions del 2005 tra Milan e Liverpool con il Milan in vantaggio per 3-0 e poi rimontato dagli inglesi, ne è un esempio. Comunque non credo che quanto accaduto sia dipeso dalla sconfitta di due domeniche fa. So di avere tra le mani un grande collettivo dove non mancano i nomi importanti. Pertanto, inevitabilmente dovrò metterci del mio per poter arrivare a un obiettivo consono alle ambizioni del club. Di certo, non mi aspettavo di essere chiamato così presto dal Giarre”.
Mister, per te è la prima esperienza in Promozione. Per quelle che sono le caratteristiche di questo campionato, la tua filosofia di gioco basata sul pressing appare la più adatta. Quanto comunque incide nell’economia di una stagione, l’attenzione alla fase difensiva in un’era nella quale si tende a prediligere il gioco offensivo? “Premesso che la ricerca dell’equilibrio tra le due fasi, offensiva e difensiva, rimane oggi un punto fermo, credo in ogni caso che, anche in considerazione di ciò che dicono i numeri, la squadra che alla fine vince sia quella che prende meno goal. Quello che chiedo alle mie squadre è di essere propositive ma sempre dando massima priorità al concetto di equilibrio, indispensabile nell’organizzazione del collettivo”.
Manca qualche ritocco alla squadra a tuo avviso? “Oltre ad avere una squadra con gente che ha fatto categorie importanti, posso dire di avere anche un gruppo con tanta gamba e ragazzi giovani con molta voglia di crescere. L’organico è tecnicamente di ottima qualità. Possiamo quindi disputare un grande campionato. Ci chiamiamo Giarre e abbiamo alle spalle una società importante, brava a non farci mancare nulla. Potrò inoltre disporre dei seguenti giocatori appena ufficializzati: ovvero della mezzala Valerio Cristaldi, ex Arezzo e Troina, dell’esterno Luca Nicotra, del terzino Tommaso Salvago e della mezzala classe 2006 Filippo Paterniti.Stiamo preparando la partita di domenica contro l’Aragona nel migliore dei modi. Come se fosse la prima finale”.
Conosci l’Aragona? Cosa temi di questo collettivo? “E’ una squadra con giocatori importanti. Mi viene da pensare ad un centrocampista del calibro di Totò Treppiedi, come anche ad un attaccante d’esperienza come Peppe Gambino. Non è comunque l’unica squadra di buon livello. Kamarat, San Giovanni Gemini e Nicosia dispongono di organici di tutto rispetto. Troveremo oltretutto ambienti caldi ma noi dovremo farci trovare pronti!”.
di ” Umberto Trovato”
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