
Società e squadra a cena, insieme ai Partner che hanno sposato il progetto rossazzurro
Una cena di mezza estate tra sorrisi, obiettivi e nuovi propositi. Nella cornice sempre più familiare del Crudo, a cui va rinnovato il ringraziamento per la splendida accoglienza, il Club ha radunato attorno a se i partner che hanno sposato il progetto rossazzurro per la stagione 2022.
Presente anche il gruppo squadra che, unitamente allo staff tecnico e dirigenziale alla vigilia della trasferta di Lignano Sabbiadoro, ha colto l’occasione per condividere insieme ai partner e alle rispettive famiglie un momento di convivialità e cordialità all’insegna del buon cibo.
I vertici rossazzurri, nelle persone del Presidente Giuseppe Bosco e del Responsabile Marketing Davide Insalaco, hanno commentato la serata:

Giuseppe Bosco: “Se il Catania Beach Soccer esiste un grazie lo deve anche all’importante contributo in termini di sostegno e supporto dei nostri partner che si manifestano in differenti modi e opportunità. Abbiamo voluto una serata dedicata esclusivamente a loro. Questo è il nostro modo per ringraziarli perchè sono fondamentali ai fini degli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere insieme. Quest’anno vedo squadre abbastanza organizzate. Non sarà facile, dovremo giocare da Catania e non avere alcun calo di tensione. Adesso testa solo ed esclusivamente alla Coppa Italia anche perchè avremo poi due settimane di tempo per poter preparare nel migliore dei modi la Final Eight.
Davide Insalaco: “Siamo felici di avere ospitato tutti i nostri partner in un ambiente a noi molto caro come il ristorante Crudo della famiglia Napoli. Il nostro pensiero è quello di coinvolgere i nostri partner come fossimo una famiglia. L’aiuto e il coinvolgimento è reciproco, come in questa azione di B2B ma anche nell’organizzazione di molte altre attività. Adesso la concentrazione è rivolta al campo e ai nostri ragazzi, partiti alle volte di Lignano Sabbiadoro, che siamo felici abbiano accompagnato la serata in un clima conviviale e propositivo.
di “Francesco Casicci”