A Scordia l’incontro tra i vertici della Figc siciliana e le società. Morgana: nuova politica per i giovani.
Vertici calcistici regionali, ma anche il movimento di base, le società. Importante riunirsi, guardarsi in faccia, per provare ad affrontare i problemi del calcio isolano a meno di due mesi dalle prime partite ufficiali e con le iscrizioni che incombono.
Crisi economica, impianti inagibili, assenza di supporto istituzionale, carenze nella programmazione, settori giovanili non valorizzati. Problemi di cui si è discusso a Scordia nel convegno “Il calcio dilettantistico nel panorama sportivo siciliano e le prospettive di sviluppo alla luce della crisi economica”.
La prima ricetta anticrisi l’ha fornita l’organizzatore, Lino Gurrisi: «I dirigenti devono fare un passo avanti. Serve programmazione e non ci si può affidare a chi promette tanto e poi magari dura lo spazio di qualche anno». «Progetti, regole e comportamenti sono la base – ha detto il presidente della Figc Sicilia Sandro Morgana -. La passione dei dirigenti non è in crisi, serve solo una diversa professionalità. Occorre poi una nuova politica per i settori giovanili. Bisogna trovare un antidoto contro la violenza: quest’anno ci sono stati 95 casi di aggressione all’arbitro. Ci facciamo male da soli.
Infine qualche risposta: i cartellini del settore giovanile ritornano a costare 12 euro, le spese di funzionamento diminuiranno. Riforma dei campionati? Solo se fatta a livello nazionale». E poi la questione impianti: «La Sicilia è ultima in Italia nella percentuale di impianti sportivi a norma – ha spiegato Gianluca D’Antoni, referente per la Sicilia orientale del credito sportivo -. Siamo pronti ad affiancare con finanziamenti le amministrazioni e le società, per riqualificare e costruire gli impianti».