Ormai tutti siamo in attesa delle decisioni che saranno prese dalla Federazione nella riunione del prossimo 8 Giugno in merito ai verdetti della stagione sportiva 2019-20. Il primo step è stato fatto la scorsa settimana con l’ufficialità della cristallizazione della classifica al momento dello stop con l’arrivo del ciclone Covid-19. Le proposte che adesso devono diventare ufficiali al momento si parla, ormai è accertato con la “promozione” della prima classificata, discorso inverso riguardo le retrocessioni, bloccarle o retrocessione dell’ultima in graduatoria.
Come finirà? Basta aspettare qualche giorno…intanto in merito alla situazione abbiamo interpellato l’allenatore Giuseppe Midiri per gran parte della stagione scorsa sulla panchina del Calcio Saponarese che ci ha espresso il suo pensiero in merito: “Capisco benissimo la scelta della Federazione, non era semplice nel momento che stiamo ancora vivendo. Sono sincero e ribadisco la posizione che ho manifestato sin dal primo giorno di stop dei campionati: io avrei annullato tutto, ripartendo da zero con le stesse squadre nella prossima annata sportiva. Di sicuro per le scelte della Lega, lascerà deluse alcune società, specialmente per le squadre che erano seconde a pochi punti dalla vetta con tante partite ancora da giocare”.
Per le seconde si prospetta la via dei “ripescaggi”? “A calmare le acque potranno sicuramente essere i ripescaggi per le seconde classificate, ma ritengo sia una formula penalizzante per molti. Una decisione tuttavia andava presa e va rispettata, anche se prevedo un’estate bollente”.
Un ridimensionamento al sistema sembra inevitabile, come è difficile fare previsioni concrete per quando riguarda la ripresa dei campionati? “La speranza è che si trovi un vaccino che ci permetta di tornare a farlo nelle condizioni sanitarie adeguate, senza rischi per nessuno. Se non si ripartirà come da abitudine, la preparazione atletica sarà sicuramente diversa, la vita del calciatore cambierà come siamo cambiati tutti con questa pandemia che ha fatto troppi morti”.
Riguardo ad un ridimensionato…? “Inutile girarci troppo intorno, i problemi economici del calcio dilettantistico quando ci diranno che torneremo ad allenarci saranno molteplici. Il ridimensionamento sarà inevitabile e con questo intendo che tutti dovremo fare la nostra parte, in punta di piedi: per il bene del calcio gli sforzi saranno necessari, i rimborsi spese andranno rivisti, servirà unione di intenti. Solo in questa maniera questo sport potrà tornare gradualmente a recitare il ruolo di un tempo”.
Parole che profumano di esperienza e di uno spessore sportivo davvero invidiabile. Non a caso mister Midiri è uno abituato a mille battaglie, vincerle non è mai stato un problema. E non lo sarà nemmeno dopo questa pandemia che ha segnato la vita di troppe persone.
A proposito mister i suoi progetti futuri? Ha già delle richieste per la prossima stagione? “Il mio legame con il mondo del calcio è indissolubile, non ho ricevuto ancora richieste, spero di tornare ad allenare nel prossimo campionato, con l’auspicio che mi venga prospettato un progetto serio e credibile, a prescindere dalla categoria”
Per il futuro rimarrà fedele al suo credo calcistico, diciamo preferisce un calcio offensivo, oppure più attendista? “Prediligo giocare un calcio propositivo basato su corsa in avanti, verticalizzazioni, e gioco offensivo. Preferisco fare la partita pensando alla mia squadra, senza giocare in base agli avversari. Mi piace sviluppare filosofia calcistica che mira a proporre, e non a subire, ovviamente con il giusto equilibrio. A prescindere da qualsiasi fede calcistica, come ho avuto la fortuna di imparare dai miei Allenatori quando giocavo, tra i quali ne cito uno su tutti Pasquale Marino a Milazzo anno (1997-1999) “Per ottenere risultati c’è bisogno prima di uomini e poi calciatori” parole difficili da dimenticare.
“Di Mimmo Muscolino”