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Mirko Merlino: “una stagione positiva per il Mongiuffi Melia. Rammarico per non aver raggiunto i play-off”

Il Mongiuffi Melia per la prima volta ha disputato nella sua storia un campionato di Serie C2, una categoria che la Società del Presidente Simone Cesareo ha “confermato” anche per la prossima stagione sportiva 2024-25. La prima volta da “matricola” sotto la guida di coach Arturo Carciotto chiude il campionato in settima posizione (30 punti) su 22 gare, 9 vittorie, 3 pareggi e 10 sconfitte con 84 gol fatti e 90 subiti, una salvezza conquistata ampiamente, a soli “5” punti dai play-off.

Da questi numeri riparte il prossimo campionato del Mongiuffi Melia, una stagione senza dubbio positiva, un campionato che abbiamo analizzato insieme ad uno dei protagonisti della “prima volta in Serie C2” per lui non si trattava di una novità, avendo già calcato tali parquet in passato portando nella sua bacheca “un campionato vinto”, nella stagione appena concluso a messo a segno 25 reti, stiamo parlando di Mirko Merlino, la prima domanda è d’obbligo: come giudichi la stagione con la maglia del Mongiuffi Melia? Al di là di tante cose, la giudico comunque una stagione positiva, il Melia si trovava per la prima volta ad affrontare un campionato di C2, e devo dire che a livello societario non mi aspettavo un organizzazione così accurata, hanno sempre risposto presente alle difficoltà che ci possono essere all’interno di una stagione, si sono sempre fatti trovare pronti, senza mai farci mancare niente a noi giocatori e allo staff in generale”.

Il Mongiuffi al suo primo campionato in Serie C2 ottenendo la salvezza con qualche giornata d’anticipo? “Si abbiamo ottenuto la salvezza con qualche giornata d’anticipo. Ma sinceramente non sono contentissimo di questo, perché mi permetto di parlare con un po’ di arroganza per dire che eravamo una squadra attrezzata per fare molto di più, però purtroppo non puoi mai sapere come va una stagione, tra infortuni e qualche mal di pancia da parte di qualcuno che non ti aspetti, però al di là di questo che non dev’essere una scusante, abbiamo fatto di tutto finché era possibile raggiungere i play off, e ti posso dire per quello che può contare, che sono davvero fiero di aver giocato e lottato con questi ragazzi”.

Una stagione che vi ha visto protagonisti in un campionato difficile, eppure avete disputato da matricola un campionato oltre le aspettative? “Ma guarda, ripeto sarò arrogante ma l’obiettivo della salvezza era una cosa della Società, noi giocatori sapevamo ad inizio stagione che potevamo arrivare molto più in alto, però con i sè e con i ma non si va da nessuna parte, è stata una stagione con tante insidie e ne siamo sempre usciti, abbiamo fatto tante belle partite, mi viene in mente quella con la Siac o con la Meriense, in coppa con il San Nicolò squadra che in campionato forse ha perso solo una volta e noi fino a quel momento siamo stati l’unica squadra a batterli, però ripeto con i sè e con i ma non si va da nessuna parte, bisogna prendere questo anno trascorso come allenamento, e spero di vedere questa squadra crescere sempre di più”.

Soddisfatto del tuo campionato a livello personale?Guarda negli anni mi sono sempre sentito dire da gente che poi è stata la prima a mollare davanti alle difficoltà, che sono sempre stato “vanitoso” perché guardavo i numeri personali, ma la verità è che i numeri a fine anno ti giudicano, e per il tipo di giocatore che sono io, quello è il mio metro di giudizio, ad inizio anno mi ero prefissato un obbiettivo, che era quello di aiutare questa squadra con tutte le mie forze sacrificandomi il più possibile, cercando di amalgamarmi il più possibile al gioco del mister e alla sua filosofia e ovviamente di dare una mano in più sotto porta. Tra coppa e campionato so che potevo fare molto di più in generale, ma questo consapevolezza mi darà la spinta per allenarmi ancora di più per potermi migliorare”

  Con la maglia dell’Unione

In passato hai indossato sempre in Serie C2 la maglia dell’Unione Comprensoriale, sei ritornato con il Mongiuffi, in questi anni è cambiato qualcosa nel calcio a 5 a livello regionale? “Le mie prime esperienze in C2 sono state molto formative, grazie al mister Cento che mi ha insegnato cosa fosse questo sport e l’Unione che mi ha permesso di far parte di quel gruppo, con cui abbiamo fatto una finale play-off e abbiamo vinto un campionato di C2 e ti posso dire che a l’epoca c’erano squadre davvero forti, squadre che fino a quest’anno potevi trovare in C1, sicuramente c’è un altro livello, ma comunque un buon livello”.

Hai qualche rammarico della stagione? “Rammarico… forse di non aver raggiunto i play-off, ci credevo tanto, come anche i miei compagni che sono rimasti fino alla fine a lottare, e sai a mente calda cerchi di trovare colpe e scusanti, ma alla fine l’unica cosa da dire è “potevamo fare di più? “Sicuramente Si”, ma al di là del rammarico, sento che tutti insieme abbiamo gettato delle basi solide per questa società, e come si dice “Roma non è stata costruita in un giorno” l’importante è crederci sempre e non porsi mai limiti”.

Nel vostro campionato ha influito una struttura sportiva per potervi allenare e disputare le gare casalinghe? “Sicuramente non avere una struttura al chiuso, perché ricordiamoci che questo è uno sport che si fa al chiuso, è una sconfitta per noi e per le varie amministrazioni, perché purtroppo a nessuno interessa far crescere questo movimento e questo è davvero un peccato, perché ci sono tante società che vorrebbero fare Futsal ma purtroppo non sono assistiti in maniera giusta, sia economicamente che a livello di strutture. Al di là di questo il Comune di Letojanni ci ha dato una grossa mano quest’anno, dandoci il campo dell’Acquamarina che tra l’altro è stato rifatto il manto. Ma la speranza resta di poter avere una struttura degna di questo sport”

Il tuo rapporto con mister Arturo Carciotto? Il mister lo conosco da tanto, è stata la prima persona a farmi avvicinare a questo sport sette anni fa prendendomi dal calcio a 11 e facendomi approdare in una squadra di C1 a Messina, dove il livello era davvero alto, l’ambientazione è stata davvero difficile a livello tattico, però mi ha fatto molto piacere sapere che lui comunque credeva in me. Adesso dopo sei anni ci siamo ritrovati qui e chissà se ci troveremo il prossimo anno… comunque al di là di questo il nostro è un buon rapporto di rispetto reciproco, è una persona dedita a lavoro, e sono davvero contento di essere stato nella sua squadra”.

Il futuro di Mirko Merlino sarà sempre con la maglia del Mongiuffi Melia?Beh non ti nascondo che il mio cuore è per la squadra del mio paese, come non ti nego che ho avuto già qualche richiesta, e chiaro che il lavoro influisce molto sulla mia scelta, però adesso vediamo, a breve ci incontriamo con la dirigenza con il mister e vediamo, “never say never…”

di “Mimmo Muscolino”

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