Succede di tutto al Pala Cannavò durante un match incredibile. Il successo finale è tutto per il Giarre a cui servono anche i cinque minuti supplementari per avere ragione di una Fortitudo Messina giunta sul parquet con la grinta giusta di chi vuole salvarsi ad ogni costo.
Il quintetto allenato da coach Simone D’Urso, però, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo portando anche in trionfo dopo cinque stagioni il suo lungo più rappresentativo. Quel Riccardo Arcidiacono che per motivi di lavoro dovrà lasciare i colori gialloblu e che oggi ha disputato la sua ultima partita davanti al pubblico amico. Poi chissà…
GIARRE 99 FORTITUDO MESSINA 90
Giarre: Casiraghi 41, A. Leonardi 2, Motta 5, Ciaurella 9, N. Leonardi 2, Arcidiacono 9, M. Costanzo 5, Saccone 3, Unechenskyi 23. Ne: Kantè, L. Costanzo, Vitale. Coach: Simone D’Urso
Fortitudo Messina: De Simone 11, Lanza 1, Di Nezza 23, Opalevs 22, Bianchi 5, Conteh, Cordaro 14, Bellomo 8, Barlassina 6. Ne: Russo. Coach: Domenico Baldaro
Arbitri: Massari e Filesi di Chiaramonte Gulfi
Parziali: 24-17; 40-33; 51-54
La folle partenza dei messinesi annichilisce il Giarre (11-16 al primo time out) con una reazione che stenta a decollare. Merito di De Simone, Cordaro, Bellomo ma soprattutto di Di Nezza e Opalevs davvero in giornata di grazia. Il 14-25 alla sirena non ammette repliche. Nel secondo quarto i padroni di casa si avvicinano quel tanto che basta per tenere sulle spine gli avversari che rientrano negli spogliatoi con un vantaggio di soli tre punti (42-45).
Dopo l’intervallo lungo i giarresi usano il piglio delle grandi squadre e per la prima volta durante l’incontro si portano in vantaggio (60-57). L’arbitraggio non aiuta nessuna delle due compagini a mantenere i nervi saldi. In più l’infortunio del play Saccone lascia un vuoto importante tra le fila dei giarresi. 67-64 e ultima frazione da giocare. Il massimo vantaggio locale con un Casiraghi stratosferico (ben 41punti a referto) arriva sul 78-67 ma in men che non si dica l’86-83 è realtà.
Nei secondi finali arriva quello che nessuno si aspetta: una tripla di Opalevs che mette il conto in parità. I cinque minuti supplementari si combattono colpo su colpo ma Ciaurella e compagni archivieranno la pratica con attacchi atomici e difese imperforabili.
Alessandro Famà
Lo Sport della Riviera Jonica Messinese