Intervista a Lele Giunta nella nuova veste di dirigente nel ruolo di Direttore Sportivo del Città di S. Teresa

Da qualche mese è ritornato in “campo” non sul terreno di gioco, bensì dietro una “scrivania”, messe le scarpette da parte qualche stagione orsono, ha continuato a seguire il calcio della riviera jonica, possiamo dire che si è fermato  per qualche tempo ai “box”, ha iniziato a studiare, in questo frangente, anche se ogni tanto nelle sue “vene” scorreva ancora il desiderio di ritornare a giocare consapevole anche dell’età, ma il suo attaccamento, il suo amore verso il pallone non è venuto meno, il suo distacco dalle varie problematiche che ruotano intorno ad un club, ad una Società, ad un gruppo di dirigenti,  ai rapporti con i giocatori,  in questi mesi senz’altro gli sono mancate.

Fermo ai box, è stato anche “tifoso” su tutti il suo legame con il Casalvecchio, ma non solo, lui amante del bel calcio, ma anche perfezionista, amante dell’ottima organizzazione, la sua idea basarsi su certi parametri essenziali “valore e l’amore per il calcio, giocando per divertirci e far divertire”.

In questo periodo se possiamo dirlo “sabbatico” le richieste di una suo impegno in prima persona non sono mancante, la sua decisione di rimettersi in gioco in un nuovo ruolo, lo possiamo paragonare come le gare di un campionato, per lui è stato così, un corteggiamento fatto in maniera costante e continuo, senza alcuna pressione, in maniera del tutto naturale è arrivata la decisione di sposare il progetto del Città di S. Teresa che “battezza” l’inizio della carriera di dirigente di Lele Giunta nel ruolo di Direttore Sportivo,  a cui diciamo “ Ben tornato nel mondo del calcio locale con un impegno in prima persona? Eh sì, qualche anno fermo ai box per una scelta mia personale ora si ritorna in scena questa volta dall’altra parte e soprattutto con un nuovo ruolo ma sempre con la stessa voglia e determinazione. Come mi scrisse un mio caro amico ” vederti seduto su quelle tribune non era bello “sapendo come vivo questo sport e soprattutto l’amore e la passione che ho per il calcio”

Cosa ti ha convinto di intraprendere la strada di dirigente, soprattutto un ruolo con grande responsabilità come quello di Direttore Sportivo? Il ruolo sinceramente è nato così per scherzo ricordo che in una delle prime riunioni tra una battuta e l’altra il padron Mansueto mi disse sono pronto a lasciarti il mio posto di Direttore Sportivo e da lì diciamo inizia questa avventura”.

Abbiamo capito perché hai scelto il Città di S. Teresa, conoscendoti non è stata una scelta facile? Ti posso dire che la mia scelta non è stata facile nonostante già da qualche anno non facevo parte più in prima persona del Casalvecchio, li lascio sempre un legame speciale che va oltre il calcio, sono contento perché so di aver dato tutto per quella maglia dentro e fuori dal campo creando insieme ad amici un vero e proprio movimento, ti posso garantire che anche in questi ultimi anni sono sempre stato un loro primo tifoso anche se qualcuno ne ha dubitato”.

Da qualche mese sei a lavoro con il Città di S. Teresa, già a segno i primi colpi di mercato hai avuto delle difficoltà, oppure sei stato agevolato nell’amicizia fuori dal campo? Agevolato non so, sicuramente le amicizie non mancano e chi ha deciso di venire da noi sa qual è la visione del calcio che ha Lele Giunta e il Cittá di S. Teresa”.

      Lele Giunta con la maglia dell’Alì Terme

Certamente nei mesi scorsi, possiamo dire quando eri in tribuna, più di una Società ti ha chiesto una collaborazione, alla fine hai ceduto alla “corte” del Città di S. Teresa? Da qualche anno ho avuto il piacere di instaurare un bel rapporto con la famiglia Gugliotta in particolare con Luca, siamo subito entrati in sintonia, il modo con cui lavorano ma soprattutto i valori e l’amore che hanno per questo sport ci accomuna quindi tutto è venuto più facile”.

Sei arrivato in una Società ben organizzata dalle idee chiare con delle competenze di spessore, dopo una mese ti sei integrato nel progetto rossonero?  “Facile integrarsi in questa famiglia, questa è una Società che ogni anno fa sempre passi in avanti, insieme a me quest’anno sono entrati in Società altri amici che anche se per alcuni è la prima volta in un contesto calcistico sicuramente porteranno l’entusiasmo giusto e faranno un ottimo lavoro. Ormai qui si è creata una sinergia totale tra Scuola calcio e prima squadra, abbiamo voglia di crescere tutti insieme di divertirci e far divertire”.

Prima di mettere a segno i primi colpi di mercato, sei partito dalla riconferma quasi in toto della rosa? “Il 90% della rosa senza alcuna esitazione ci ha confermato di voler continuare a far parte di questa famiglia e per noi è motivo di orgoglio, questo significa che quello che sono riusciti a creare società e staff tecnico in questi anni è qualcosa di straordinario e unico”

Da giocatore con il Casalvecchio

Il mercato del Città di S. Teresa lo possiamo considerare concluso, oppure, ci dobbiamo aspettare un colpo a sorpresa, una ciliegina su un gruppo ben affiatato? Gli acquisti che abbiamo fatto sono stati mirati e sono soprattutto ragazzi che rispecchiano i nostri valori e sono sicuro che andranno a rafforzare ancora di più questo fantastico gruppo. Colpo a sorpresa non si sa mai. Chissà staremo a vedere” (ndr sorriso furbesco di Lele).

Conoscendo la filosofia del Città di S. Teresa stai operando con un budget “zero”, questo ti sta creando dei problemi? “Il nostro è un mercato diverso dagli altri come hai detto tu a budget zero, ognuno lavora come meglio crede, noi abbiamo questa politica sappiamo che ci crea qualche difficoltà ma andiamo avanti con la nostra idea”

Cosa ti ha chiesto la Società per la prossima stagione? “Assolutamente niente, nessuna pressione, nessun obiettivo se non quello di continuare a crescere tutti insieme divertendoci. Al di là del ruolo quello che ho detto ai ragazzi, cercherò di essere un punto di riferimento per ognuno di loro cercando di trasmettere la mia idea e i miei valori”

 Ultima battuta, è meglio il ruolo di giocatore o quello di dirigente? Non ti nego che quello di calciatore mi manca ogni tanto, questo invece è un ruolo nuovo quindi a fine stagione ti farò sapere”

 di “Mimmo Muscolino”